Il libro, scritto da Vincenzo Prunelli, tratta di educazione, formazione, prestazione e cultura dello sport, e si rivolge soprattutto a istruttori, genitori e insegnanti, ma può interessare ogni educatore. È sintesi di competenze mediche, neurologiche, psicologiche e psicanalitiche, e di esperienze e ricerche condotte dall’autore durante la sua collaborazione con il Torino Calcio e, in seguito, in altri sport.
Il modello formativo prende spunto dalle teorie della Psicologia Individuale di Alfred Adler, particolarmente adatte a educare un giovane a sviluppare ed esprimere tutte le proprie qualità. Propone una cultura dello sport che influisce sulla personalità e sul carattere, e forma uno sportivo autonomo, responsabile, costruttivo e artefice della propria professionalità, che vince prima e più a lungo e con il quale è più facile agire sulla prestazione.
Numerosi gli argomenti trattati tra cui insegnamento, formazione, apprendimento, motivazioni, regole e trasgressioni, punizioni e correzioni degli errori, conflitti, il collettivo, genitori, donna e sport, ed altri importanti aspetti, trattati sempre in modo chiaro dall’autore e arricchiti da considerazioni e suggerimenti.Il libro rileva soprattutto gli errori ma dà anche indicazioni costruttive, perché dice come evitarli e indica interventi propositivi.
L’autore prende in considerazione lo sport di qualsiasi livello, perché i giovani si differenziano solo per il talento e i modi per scoprirlo e usarlo. Non si vogliono descrivere un istruttore, un allenatore e un genitore in negativo, ma metodi e atteggiamenti trattati in modo critico per rendere chiari i concetti. E non si condanna un metodo al quale hanno contribuito ma, in uno sport che tarda a cogliere le novità di un’educazione più adatta ai tempi, qualcosa, sostiene Vincenzo Prunelli va cambiato, e noi sicuramente siamo in sintonia con il suo pensiero.